Puma Swede

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Puma Swede non può essere confusa con nessun altra. La sua bellezza è infatti inconfondibile, così scandinava nei suoi tratti longilinei e i nei suoi capelli biondissimi; così americana nella sua esuberanza fisica e caratteriale. 

Sì, perché è in Finlandia che Puma Swede nasce il 13 settembre 1976 ed è in America che cresce sin dal 2004. Per la precisione, e neanche a farlo apposta, in California, il meglio che una bellissima ragazza come lei può pretendere per sfruttare appieno le sue doti. 

Prima del trasferimento e prima dell’inizio della carriera, inizio che per lei è stato limitato a scene con altre ragazze; prima, insomma, di essere notata dal grande pubblico, Puma Swede è conosciuta con il nome anagrafico di Johanna Jussinniemi e con la fama di donna degna di molto più che un semplice sguardo. 

Saranno di questo tipo le fantasie che i suoi primi “clienti” potranno scatenare nelle loro menti affascinate: Johanna, mentre si trovava ancora in Svezia, svolge il lavoro di rappresentante per un’azienda di computer, salvo poi decidere di investire tutte le sue energie nel lavoro di modella del settore glamour. 

Il primo piccolo passo è fatto. Arriva poi il trasferimento in America, dove in meno di un anno la felice apparizione di questa indimenticabile bellezza scandinava per le strade di Los Angeles comincia a far parlare di sé. Per esempio, dalle parti della Anti-Innocence Video Production, una organizzazione emergente che trova in lei la sua star. Il film d’esordio in scene hardcore con attori professionisti si chiama School of Hardcore, il suo anno è il 2005.

Primo film che non fa che aumentare la nascente popolarità della stella finlandese. I suoi scatti fotografici e le sue scene hardcore non sono mai banali, vivono di accensioni erotiche sempre forti e intense. Ma il suo vero punto di forza è la capacità di calamitare su di sé tutta l’attenzione degli spettatori, data la sua grande appariscenza e quella carica sensuale ed emozionale che non smette mai di stupire. Così, anche quando si trova in scena con più attori e attrici, Puma Swede riesce sempre a risaltare sulle preferenze del pubblico. 

Solo supposizioni un po’ troppo ammirate? No, a giudicare dalle nomination ricevute agli AVN Awards ed agli XBiz Awards del 2009 come Web Starlet of The Year, premio che riconosce l’eccellenza raggiunta nelle visualizzazioni sulla rete internet. 

Dal 2005 della prima produzione hardcore al 2009 delle prime nomination ricevute, passano quattro anni in cui Puma Swede si dà da fare in molti film: Diary of a MILF, Naughty Office e American Daydreams sono tutti del 2006, seguiti da altri quattro episodi nella categoria MILF nel 2007 e 2008.

Del 2010 è invece una apparizione in un cameo recitato in una produzione mainstream destinata al pubblico americano. Puma Swede, tornata per l’occasione Johanna Jussinniemi, prova così ad espandere la sua base di ammiratori, la stessa che le permetterà di guadagnarsi anche un nome dotato sempre di grande seguito presso il popolo americano non interessato al porno.

Puma pubblicherà infatti nel 2012 una sua autobiografia. Fatto abbastanza singolare per una attrice hard, ma non per lei che, come abbiamo detto, punta tutto sul suo essere sempre in primo piano sia nell’attenzione dei registi che in quella dei suoi fans. 

In realtà poi, nella sua autobiografia scopriamo la donna e non la professionista: molto spazio all’esperienza della maternità, al disagio matrimoniale provocato dal suo mestiere e al divorzio dal marito. 

Una Johanna, quella del suo libro, che infiamma ancor di più le fantasie dei suoi fans: scoprire la persona che si nasconde dietro alla vostra diva preferita è sempre piacevole ed interessante. Soprattutto quando la donna in questione è una di una certa statura come Puma, che nelle migliori scene interpretate fa valere tutti i suoi 178 cm di altezza e che la portano spesso a sovrastare gli stessi attori che le fanno compagnia. 

La sua carriera è composta da oltre 200 film girati con le migliori case di produzione americane. Le sue attrici preferite, nonché colleghe di molte scene rimaste fissate nella storia della pornografia, sono Nikki Benz e Sandee Westgate. 

La sua chioma bionda, risaltata ancor di più dal tocco color platino con la quale è solita apparire, è una presenza nota anche al di fuori del circuito pornografico: quel primo cameo di cui vi abbiamo parlato prima, non è stato l’unico, anzi. 

Puma appare nel terzo episodio della settima stagione della serie televisiva cult Sons of Anarchy nei panni di Skankenstein, mentre torna nel 2014 nella terra natia per partecipare al reality Svenska Hollywoodfruar. 

Una buona popolarità, un’altezza fuori dal comune, una chioma bionda e un fisico a dir poco “sognato” da tutti e da tutte non sono i soli aspetti che troverete nell’artista. Affidandovi alle sue performance troverete molto altro ancora.