Bonnie Rotten

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Oggi la vita di Bonnie Rotten è quella di una vera star con tantissimi film da protagonista. Ma fino a pochi anni fa, la sua esistenza era ai limiti dell’ordinario. Nata a Cincinnati, in Ohio, Bonnie Rotten (al secolo Alaina Hicks) mostra un “lato hot” davvero prorompente.
Tutto è iniziato con un tatuaggio sul basso ventre che rappresenta uno degli zombie del capitolo primo del fumetto La notte dei morti viventi e che ha segnato il passaggio di Bonnie dalla vita tranquilla alla sua prima passione estrema: né droga né alcool, soltanto il mondo horror.
Bonnie nel tempo ha aggiunto molti altri tatuaggi e ora sono diventati almeno una trentina. Il filone horror prosegue con le due ragnatele che ornano il suo seno e col provocante messaggio “Dead girls don’t cry” che spicca all’altezza dello stomaco. Probabilmente, il suo tatuaggio più importante e rappresentativo è la pin-up zombie impressa sul retro della gamba destra che porta il nome che Alaina ha designato per la sua vita da pornostar: un riferimento alla sua carriera come spogliarellista e modella nelle fiere automobilistiche e motociclistiche d’epoca.
Un omaggio al mondo vintage e un tuffo nel suo passato rockabilly per iniziare una nuova fase della vita e della carriera senza dimenticare le origini.
La carriera di Bonnie inizia con Nina Hartley, una La leggenda dell’industria porno americana che è stata il suo primo sponsor quando ancora era una modella di lingerie hot.

Dopo poco Alaina Hicks diventa definitivamente Bonnie Rotten. La prima importante casa di produzione a credere in lei è stata la Digital Sin, fondata da Scott Taylor nel 1999 e famosa per aver pubblicato alcuni Dvd impreziositi dalla partecipazione di celebri rapper: Meet Bonnie è il suo primo vero successo nelle classifiche di vendita. Poi è stata la volta dei preziosi consigli di Veronica Avluv, grazie ai quali Bonnie ha imparato e raffinato alcune delle tecniche più hot e ha continuato a percorrere la strada del successo.

Bonnie Rotten è stata protagonista in Spagna, Sudafrica, Germania e Svizzera in tour internazionali. Nell’ottobre del 2014 la Digital Sports Innovations ha annunciato la commercializzazione di quattro statuette dell’attrice. Nello stesso anno il salto di qualità e l’esordio dietro la macchina da presa alla regia di film per la Dreamzone Entertainment e la Digital Playground. Ma Bonnie non ha smesso di stupire e nell’aprile 2015 ha fatto ancora parlare di se per una provocante passeggiata in topless tra Time Square e Washington Square Park e nella metropolitana di New York. Un gesto che legittima la vittoria del premio Female performer of the year edizione 2014.

E sembra che il meglio debba ancora arrivare!